Occhiali da doge

Occhiali da doge Copertina

 

Occhiali da Doge,“Spectacles Fit for a Doge

Gli occhiali da sole nella Venezia del settecento

     Nero princeps gladiatorum pugnas spectabat in smaragdo”.

Nerone fu tra i primi ad utilizzare una pietra colorata per proteggere gli occhi dalla luce solare durante i combattimenti nell’arena. Il colore verde dello smeraldo sarà sfruttato soprattutto dagli ottici veneziani, che in anticipo di quasi 120 anni sulla scoperta della dannosità dei raggi Ultravioletti (UV), avevano già prodotto degli occhiali da sole originalissimi, che ne garantivano la protezione totale.

Nel settecento veneziano, dame e cavalieri, capitani da Mar e nobili, li usavano per proteggersi dal riverbero della luce riflessa durante la navigazione in laguna od in mare aperto.

Per la prima volta al mondo, sono qui esposti la maggior parte degli occhiali conservati da Musei e collezionisti privati, per ripercorrere in parte la storia dell’evoluzione dell’occhiale e delle lenti protettive per il sole.

Dagli occhiali ad arco privi di stanghette, alle prime aste per stabilizzare l’occhiale sul naso, passando per i Vetri da Gondola o da Dama usati dalle nobildonne, la mostra vi porterà sino ai vetri illusori colorati, utilizzati come giochi ottici ma definiti “Vetri da Avidi”.

Il Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore (BL), il Museo Correr, la Biblioteca Nazionale Marciana, in collaborazione con la Stazione Sperimentale del Vetro di Murano, sono i testimoni scientifici di questo evento che non vuole essere solamente un’esposizione di oggetti rarissimi ed affascinanti, ma un monito per la protezione e la salvaguardia della salute dei nostri occhi.

Biblioteca Nazionale Marciana, Piazza San Marco Venezia, dal 14 Giugno/13 Luglio 2014

Roberto Vascellari